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Channel: Quando il calcio incontra il nuovo modo di fare comunicazione » calcio
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C’era una volta la “formica atomica”

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Calcio e new media, un binomio vincente. Sempre? Quasi. Lo dico da quando ho aperto questo blog che, per le squadre, i giocatori, le aziende che ruotano intorno al mondo del calcio, le nuove forme di comunicazione sono delle opportunità incredibili, vere e proprie fonti di “ricchezza”, veri strumenti per parlare con il proprio pubblico di riferimento. E, infatti, molti, se non tutti, di questi soggetti sono sbarcati nel cosiddetto web 2.0 e stanno affrontando il passaggio a quello 3.0. Ma essere online, essere sui social network, essere nelle “piazze” dove le persone parlano di te non è soltanto una grande opportunità, ma, qualche volta, significa essere esposti (senza grandi barriere protettive) al giudizio insindacabile della gente, essere esposti al giudizio, buono o cattivo che sia.

E’ successo a Sebastian Giovinco, “top player” della Juventus, uno degli attaccanti più prolifici della Vecchia Signora con i suoi “soli” 9 gol. E’ successo che, la formica atomica, è stata costretta a chiudere la sua fan page ufficiale di Facebook perchè continuamente bersagliato da insulti e offese da parte di chi si aspettava molto di più dalle prestazione del numero 12 bianconero. E pensare che la pagina era una delle più attive del panorama italiano, con foto, notizie, curiosità inedite, tant’è che era seguita da moltissimi fan. Ma, la comunicazione del calcio è legata esclusivamente ai risultati. Tutti i giocatori che decidono di comunicare attraverso i social network ne sono consapevoli. Ma chiudere la propria pagina ufficiale per dei commenti negativi o insulti, è davvero un peccato. Perchè poi alla fine a rimetterci sono i fan veri, quelli che stimano e supportano Giovinco, quelli che ancora credono in lui, al di là dei periodi più o meno negativi. In generale, chiudere una fan page perchè si ricevono insulti è una sconfitta in generale, perchè si dimostra di non essere pronti a gestire ciò che nasce proprio per essere un collegamento senza barriere tra i fan e il protagonista. E allora, in attesa di rivedere Giovinco sia in campo che su Facebook, teniamo in sospeso il fatidico “…e vissero tutti felici e contenti”.

 

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